Esistono giochi di carte che hanno avuto un riconoscimento internazionale come il Poker, oppure nazionale come il nostro Sette e Mezzo, o Tre e Sette che si giocano infatti con un mazzo di 40 carte italiane e non francesi. Ma forse tra i giochi famosi che si possono fare con le carte italiane, non tutti conoscono quello della Stoppa. Molti dicono sia un “figlio minore” del Poker con cui ha effettivamente tante analogie, fra cui quella dell’utilizzo consueto del “bluff”. C’è da considerare un aspetto importante relativamente a questo gioco: le regole sono profondamente variabili da zona a zona, vista la complessità e la rigidità di quelle “ufficiali” ritrovabili soprattutto nel comune di Andria in Puglia.
Come si Gioca a Stoppa?
La premessa basilare è che al gioco della Stoppa si può giocare fino a un massimo di sei persone, partendo da un minimo di tre; anche se i “cultori” di questo gioco affermano che la massima espressione della Stoppa sia giocata a quattro. Per il gioco si utilizza un mazzo di carte da 40 a figure, dunque napoletane, siciliane, o piacentine poco importa. Ciò che è invece importante è togliere dal mazzo un Re (di qualsiasi seme) quando si gioca a tre giocatori, mentre si tolgono tutti quando si gioca a sei. Non verrà invece rimossa nessuna carte nelle modalità a quattro e a cinque giocatori.
Nel gioco della Stoppa le singole carte hanno un valore simile a come accade nel gioco della Scopa nel conteggio della primiera, quindi c’è il seguente schema di valore:
- Sette, equivale a 21 punti;
- Sei a 18 punti;
- Asso a 16 punti;
- Cinque 15 punti;
- Quattro vale 14 punti;
- Tre vale 13 punti;
- Due equivale a 12 punti;
- Fante a 10 punti;
- Cavallo a 10 punti;
- Re infine vale 10 punti.
Le Quattro Fasi della Stoppa
Dopo aver visto con quali e quante carte si gioca e a quanti giocatori, ora vediamo la prima fase del gioco, cioè la preparazione. Per avviare il gioco ogni giocatore dovrà versare la propria “misera”, che sta a indicare una quota di partecipazione reale o fittizia che va a creare il montepremi che verrà così suddiviso:
- Una serie di Montepremi di uguale valore detti ognuno “punto piccolo”;
- Montepremi unico più alto detto “punto grosso”.
Il punteggio di questo gioco va da 10 a 55, quest’ultimo è il massimo punteggio raggiungibile con tre carte (7, 6 a Asso). La stoppa è difatti anche conosciuto in alcune parti d’Italia come “55” per via del punteggio, un po’ come il “21” e il Blackjack. Normalmente nella distribuzione delle carte il mazziere darà tre carte per giocatore, tranne nell’ultima mano dove secondo i numeri dei partecipanti le carte potranno essere una, due o tre. Dunque da qui, un po’ come nel Poker, ciascun giocatore partendo in ordine antiorario farà la propria scelta effettuando la propria puntata. Se si dovessero trovare da due a più giocatori a contendersi il montepremi allora si seguirà il seguente schema:
- Numero delle carte dello stesso seme;
- Somma dei punteggi delle carte appartenenti allo stesso seme;
- Ordine di priorità fra i giocatori.
Il giocatore vincitore porterà a casa non soltanto ovviamente la propria puntata, altresì quella degli avversari e anche un “punto piccolo”. Nel caso in cui nessun giocatore effettui puntate, allora sarà il mazziere a vincere un “punto piccolo”, e non dovrà neanche dichiarare le proprie carte.
La Terza Fase: il Punto Grosso
Nella fase del “punto grosso” è prevista una sola iterazione, e qui tutti i giocatori vanno a concorrere per la vincita del premio finale. Per far ciò ciascun giocatore selezionerà le tre carte dello stesso seme dal valore più alto, poi lo schema di valore che verrà seguito è identico a quello relativo alla fase due del “punto piccolo”.
La Quarta Fase: la Stoppata
Eccoci alla fase ultima del gioco che viene subito dopo la fase del “punto grosso”. Si procederà in questo modo: la persona di mano getterà sul tavolo una carta e farà così con tutte le carte in ordine crescente, anche se non è obbligatorio cominciare la stoppata con la carta dal valore più basso. Il fine ultimo è arrivare al Re. Così allo stesso modo il giocatore prossimo di mano sempre in senso antiorario farà lo stesso cercando di continuare la sequenza per concluderla con un Re, ed eventualmente aprirne un’altra.
Lo scopo del gioco è terminare tutte le carte, e dunque stoppare o “fare la stoppata”. Tutti gli altri concorrenti dovranno pagare la propria misera al giocatore che ha terminato le carte prima di loro; il gioco terminerà e diventerà mazziere il prossimo di mano, fino a concludere il giro dei mazzieri.