Decreto Dignitá, cos'è e cosa prevede?

Se dovessimo fare un sunto di tre tappe fondamentali nella storia della legislazione italiana in materia di gioco d’azzardo, i seguenti punti sarebbero quelli scelti: 

• 2009: obbligo per i siti e gli operatori di pubblicare il divieto per i minori;
• 2012 legge Balduzzi;
• 2018 Decreto Dignità.
• In particolare il celebre decreto dignità del 2018 risulta avere un peso specifico maggiore, ma andiamo per gradi.

La Legislazione sulle Scommesse Sportive in Italia

Dall’introduzione del Totocalcio sono trascorsi 76 anni, e in questi quasi otto decenni tanto è cambiato ma la passione degli italiani per il calcio e le scommesse sportive, è aumentata. Le modalità sono ovviamente differenti: poche o comunque meno sono le schedine cartacee e molte di più sono quelle digitali tramite applicazioni e dispositivi. Un settore, quello delle scommesse che è sempre stato particolarmente propositivo, e che con la digitalizzazione dei servizi ha definitivamente dimostrato tutto il proprio potenziale. Non si può dire lo stesso della legislazione italiana relativa, che ha invece avuto grosse lacune fino al 2000. 

Il divieto che maggiormente incide sul settore delle scommesse attualmente è quello che prevede l’impossibilità di fare pubblicità imposta dal Decreto Dignità. In tale decreto-legge del 2018 e diventato legge 96 lo stesso anno, viene espresso il divieto della pubblicità per gli operatori di scommesse sportive e gioco d’azzardo anche dalle manifestazioni sportive, culturali e artistiche, le trasmissioni televisive e radiofoniche, e dai social media. 

Ci sono tante novità apportate dal decreto, che vanno a modificare diversi aspetti della vita sociale, economica e giuridica della nostra penisola, oltre alla materia dei casinò online e scommesse. 

Queste di seguito tutte le altre novità in sintesi: 

• Modifica alla disciplina del contratto a tempo determinato nell’art 1, comma 1, ( viene ridotto a 12 mesi il limite massimo del contratto a tempo determinato) prima era 36 mesi
• Esonero contributo giovani, contenuto nell’articolo 1 bis ( con il dichiarato intento di favorire l’occupazione giovanile: vengono esonerati i datori di lavoro negli anni 2019-2020 per un periodo di 36 mesi, che hanno assunto un giovane fino al 35 esimo anno d’età)
• Indennità licenziamento ingiustificato: la sanzione risarcitoria per aziende da 15 dipendenti o più, passa da 4-24 mensilità a 6-36 mensilità
• Il governo vieta ad operatori di scommesse e casinò qualsiasi forma di pubblicità diretta o indiretta su qualsiasi gioco che prevede vincite di denaro.

Leggero Ritardo Rispetto ad Altre Nazioni

Ma tale innovazione legislativa è avvenuta dopo che erano aumentate anche le cosiddette “tasse sulla fortuna” nel 2017, ma comunque tanto tempo dopo che una regolamentazione era avvenuta nel Regno Unito, o a Malta. Addirittura sull’isola maltese dal 2004, il governo di Gonzi aveva modificato enormemente la legislazione in materia di gioco d’azzardo, introducendo inoltre delle iniziative finalizzate a invitare capitali esteri attivi in questo settore. Quello delle scommesse sportive in Italia è un mercato che cresce ininterrottamente del 10% ogni anno dal 2017, ed era auspicabile e doveroso che il governo applicasse la giusta attenzione su questo business. 

Dunque il Decreto Dignità in Italia arriva ben oltre dieci anni dalla decisione maltese di aprire le porte a investitori stranieri. Una strada iniziata seriamente nel 2012 ed è una cosa quasi paradossale, se si considera che è stato in Italia dove è nata la prima legge sul gioco d’azzardo dell’umanità: la lex tabularia nell’antica Roma, e che sempre su territorio italiano è stata fondata la prima casa da gioco lontana parente degli attuali casinò a Venezia nel 1638. 

In Italia in questo momento l’organo che ha la responsabilità di regolarizzare il gioco d’azzardo e dunque anche le scommesse, è l’Agenzia Dogane e Monopoli di Stato, abbreviata in ADM. Precedentemente questo era l’AAMS, ma con la legge Balduzzi l’AAMS è stato accorpato all’ADM. Tale agenzia delle dogane fra le altre cose gestisce anche la commercializzazione e distribuzione dei tabacchi lavorati. 

Giocare ai Casinò Dopo il Decreto Dignità

I numeri che gravitano attorno al settore dei casinò online `da far venire i brividi. I fan e giocatori di slot machine e di altri giochi celebri, hanno speso ben 62 milioni di euro solo nel mese di giugno 2019, e di ben 9,9 miliardi nel primo semestre del 2022, cosa che ha significato un introito nelle casse dello stato di oltre cinque miliardi. 

I dati si riferiscono in particolare al gioco da mobile, che di fatto è preferito dal 70% come tipologia di fruizione del gioco online. Il decreto dignità sembrerebbe aver giocato alla pari del gioco, perché frutto di una pianificazione competente e delle scelte di un governo che si è finalmente collocato nel ruolo di garante per i giochi con premi in denaro. 

La Strategia dei Casinò Dopo il Decreto Dignità 

Il decreto dignità non ha influito più di tanto sul settore e il gioco online rilancia la propria offerta in termini di qualità e quantità. Si infittisce l’introduzione della tecnologia Magic Leap, che prevede l’utilizzo di immagini e ambientazioni tridimensionali per far sentire il giocatore in un vero casinò, a cui si aggiunge la presenza di croupier in carne ed ossa in camera streaming. 

I casinò online sono pronti a intercettare ogni tendenza, e così come nel comparto scommesse sono nate quote anche sul vincitore di elezioni, o di programmi TV reality o talent show, così anche nel mondo dei pagamenti si guarda al futuro. I bitcoin potrebbero essere un’interessante novità introdotta dai casinò online, e in Italia esistono già realtà che la propongono ma restano ancora non regolamentati.